il gran carro, circa 9 ore prima
il gran carro, circa 9 ore dopo
Il Grande Carro è uno degli asterismi più classici e più conosciuti della volta celeste; è formato dalle sette stelle più brillanti della costellazione dell'Orsa Maggiore, che formano una caratteristica figura a forma di carro o di un aratro. Per molte civiltà, antiche e non, questa figura è considerata una vera e propria costellazione a sé stante.
Il nome mediterraneo più classico per quest'asterismo è quello latino Septemtrio (genitivo septemtrionis), derivante da septem (sette) e triones (plurale che sta per "buoi da lavoro"), dove i "sette buoi" sono le sette stelle del Grande Carro; il nome in seguito divenne sinonimo delle due "Orse" (Orsa Maggiore e Orsa Minore), e poi di "nord" ("settentrione"). Dal nome greco Arktos (Orso) deriva invece, sempre per confronto con queste due costellazioni, i termini "artico" e "Artide".
In Francia del sud si usa talvolta il nome Casserole (casseruola) per indicare questo asterismo; più a nord, in Inghilterra, è più diffuso il nome Plough (aratro): non è infatti difficile riconoscere la forma di un aratro quando il Grande Carro è disposto verso nord-ovest, ossia inclinato di 90° in posizione discendente.
Nel Paesi nordici sono diffusi i nomi Karlavagnen, Karlsvogna, e 'Karlsvognen, tutti col significato di Carro di Carlo, con riferimento a Carlo Magno; in Germania prevale invece il nome Großer Wagen (Gran Carro), come del resto anche in gran parte dell'area del bacino del Mediterraneo.
Nei Paesi slavi è invece noto come Grande Mestolo, così come nel Nord America (Big Dipper).
Secondo l'astronomia Hindu, l'asterismo è chiamato (Vrihat) Sapta Rishi, col significato di Sette saggi.
In Estremo Oriente queste stelle compongono il Carro del nord; sono colloquialmente chiamate Le sette stelle del Gran Carro (cinese 北斗七星 - běidǒu qīxīng, coreano 북두칠성, in Vietnam chòm sao Bắc Đẩu).
In Malesia è conosciuto come Buruj Biduk (il cucchiaio).
In Nord America è noto come Grande Mestolo (Big Dipper) poiché le sue stelle maggiori disegnerebbero il contorno di un mestolo; questa raffigurazione sembra derivare dall'Africa.
Per i nativi americani invece è nota come un orso, curiosamente allo stesso modo del Mediterraneo; talvolta veniva immaginato come tre cuccioli che seguivano la madre oppure come tre cacciatori che inseguono un orso. L'asterismo appare anche in alcune bandiere tribali.
La Bibbia cita l'asterismo chiamandolo le sette stelle.
Nella costellazione dell'Orsa Maggiore, le stelle del Grande Carro hanno una nomenclatura di Bayer secondo l'alfabeto greco in ordine, da occidente a oriente.
Nome Proprio |
Nomenclatura di Bayer |
Magnitudine apparente |
Distanza (al) |
---|---|---|---|
Dubhe | α UMa | 1.8 | 124 |
Merak | β UMa | 2.4 | 79 |
Phecda | γ UMa | 2.4 | 84 |
Megrez | δ UMa | 3.3 | 81 |
Alioth | ε UMa | 1.8 | 81 |
Mizar | ζ UMa | 2.1 | 78 |
Alkaid | η UMa | 1.9 | 101 |
Nella stessa linea di visuale di Mizar, ma tre anni luce oltre, c'è la stella Alcor (80 UMa); assieme formano una coppia celebre per la sua facilità di risoluzione ad occhio nudo: la stella Alcor, di quarta magnitudine, sarebbe facile da vedere se fosse isolata, ma la presenza di Mizar, di seconda grandezza, fa sì che Alcor ne risulti oscurata. La stessa Mizar è in realtà una stella multipla, con quattro componenti disposte in coppie.
Cinque delle stelle del Grande Carro sono inoltre parte del Gruppo stellare dell'Orsa Maggiore (catalogato come Cr 285). Le stelle poste alle due estremità dell'asterismo, Dubhe e Alkaid, non fanno parte del sistema e si muovono in direzione opposta. Le cinque stelle centrali invece si muovono verso sud-est, in direzione della costellazione del Boote; questo fa sì che lentamente la forma dell'asterismo si modifichi, con la parte ad ovest che tenderà ad "aprirsi" e quella della coda che diventerà più inclinata. In 50.000 anni la forma sarà così alterata che sarà difficile riconoscervi le stesse stelle che ora compongono il Grande Carro: le stelle da Alkaid a Phecda formeranno una sagoma a trapezio, mentre le stelle da Phecda a Merak e Dubhe formeranno la "coda".
Grazie alla loro facilità di reperimento in cielo, le stelle del Grande Carro sono un punto di riferimento irrinunciabile da cui partire alla conoscenza di altre stelle e costellazioni; il compito è inoltre facilitato dal fatto che certi allineamenti di stelle fatti con le sue sette stelle consentono di trovare altre stelle luminose.
Inoltre, dal Grande Carro si possono reperire alcuni oggetti del profondo cielo.